Un discendente di papa Pio II è stato arrestato a Roma con l’accusa di furto e porto abusivo di armi. Indagini in corso.
ROMA – Un discendente di papa Pio II è stato arrestato a Roma con l’accusa di furto e porto abusivo di armi. L’episodio, raccontato dall’Agi, è successo nei giorni scorsi nella zona di Trastevere. Fortunatamente l’arma era priva di caricatore anche se Ranieri Adami Piccolomini aveva sette proiettili occultati nella tasca destra.
Il materiale è stato sequestrato e sono in corso tutte le verifiche del caso. Un blitz che ha portato l’uomo ad essere processato per direttissima.
La denuncia della sorella
Il nome di Piccolomini era stato segnalato ai carabinieri dalla sorella. La donna, infatti, ha raccontato agli inquirenti che l’uomo aveva preso la pistola regolarmente detenuto dal padre ed era uscito. Le ricerche sono iniziate immediatamente anche se il fermo, almeno dalle prime informazioni, è avvenuto quasi per caso.
Il discendente di papa Pio II si trovata nella zona di una rissa tra altre persone. I poliziotti, intervenuti per sedare la lite, hanno notato l’atteggiamento sospetto dell’uomo e intervenuti. Durante la perquisizione, gli agenti hanno scoperto la Beretta e fermato l’uomo. Almeno dalle prime informazioni l’arma era senza caricatore, ma in tasca sono stati trovati almeno sette proiettili. E non è chiaro se nelle intenzioni di Piccolomini c’era intenzione di utilizzare la pistola.
La condanna per direttissima
L’arresto è stato seguito da una condanna per direttissima per l’uomo. Le indagini comunque sono in corso anche per cercare di ricostruire meglio quanto successo e soprattutto le intenzioni di Piccolomini.
Fortunatamente non ci sono stati particolari situazioni critiche. Il discendente di papa Pio II non ha opposto resistenza al momento del fermo. Gli approfondimenti continueranno nelle prossime settimane per accertare meglio la vicenda e capire le vere intenzioni dell’uomo.